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Condono 2023, fatture e scontrini elettronici in ritardo

Data: mar 8, 2023
Categorie: Blog
Commenti: 0
Autore: Claudio

Hai inviato in ritardo o commesso piccoli errori, aderisci alla tregua fiscale

 

 

Fatture elettroniche e scontrini elettronici inviati in ritardo, come rimediare, cosa prevede la legge

 

Se il contribuente ritiene che l’anomalia segnalata dal Fisco è corretta, può correggere la propria posizione con le diverse forme di definizione previste dalla “Tregua fiscale

L'Agenzia delle entrate ha stabilito dei metodi per promuovere l'adempimento spontaneo. Questi metodi sono messi a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva e della Guardia di finanza.

Le fatture elettroniche e i corrispettivi giornalieri telematici devono essere trasmessi entro i termini stabiliti dalle leggi.

Questo permetterà di rimediare alle anomalie segnalate.

Articolo 21, comma 4, decreto IVA e articolo 2, comma 6-ter, Dlgs n. 127/2015.

Ciò consente, inoltre, ai contribuenti informati di poter fornire eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’amministrazione, in grado di giustificare la presunta anomalia. Le indicazioni arrivano con il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate il 6 marzo 2023. Di seguito il link del provvedimento dell'Agenzia delle Entrate:

Provvedimento Agenzia Entrate tardiva trasmissione fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri telematici 6 marzo 2023

L'Agenzia delle Entrate invia una comunicazione al domicilio digitale dei contribuenti interessati per segnalare l'anomalia.

Invita i contribuenti a consultare i dettagli degli invii tardivi all'interno del "Cassetto Fiscale" e dell'interfaccia web "Fatture e Corrispettivi" accedendo all'area riservata del portale dell'Agenzia. Tali dettagli sono disponibili anche in un elenco in formato excel per consentire un riscontro più agevole delle informazioni.

I dati in anomalia possono essere visualizzati consultando il prospetto di dettaglio disponibile, anche in formato excel, nell'Area riservata del sito www.agenziaentrate.gov.it (sezione Cassetto fiscale > L'Agenzia scrive) e nel portale Fatture e Corrispettivi (Consultazione > Fatture elettroniche e altri dati IVA). 

In particolare sono resi disponibili:

 

Fatture elettroniche (elenco dei documenti soggetti a possibile sanzione)

 

  • l’elenco e il numero delle fatture emesse in ritardo
  • tipo di fattura
  • tipo documento
  • numero e data della fattura/documento
  • data di trasmissione e identificativo dello Sdi file

 

Corrispettivi giornalieri telematici (scontrini elettronici - documenti commerciali) soggetti a possibile sanzione

 

  • l’elenco e il numero degli invii trasmessi in ritardo
  • il numero identificativo dell’invio
  • la matricola del dispositivo
  • la data di rilevazione e quella di trasmissione

Image

 

Che cosa è la fattura elettronica, termini di legge e sanzioni

 

La fattura elettronica è un documento informatico emesso e ricevuto in formato digitale che contiene le informazioni relative alla transazione commerciale tra due soggetti. In Italia, l'emissione della fattura elettronica è obbligatoria per tutte le transazioni commerciali tra imprese, professionisti, e enti pubblici.

Per quanto riguarda i termini relativi all'emissione della fattura elettronica, questi sono definiti dalla normativa vigente e possono variare a seconda della tipologia di operazione effettuata. In generale, la fattura elettronica deve essere emessa entro 12 giorni lavorativi.

Questo termine inizia a contare dalla data di effettuazione dell'operazione o dalla data di pagamento dell'operazione stessa.

Per quanto riguarda le sanzioni per l'emissione della fattura elettronica, queste possono essere di diversa natura e gravità. Le principali sanzioni previste dalla normativa sono le seguenti:

  • Fattura elettronica, sanzione amministrativa pecuniaria: in caso di mancata o errata emissione della fattura elettronica, l'azienda o il professionista potrebbe essere soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria, il cui importo varia in base alla gravità della violazione commessa.
  • Fattura elettronica, sanzioni penali: in caso di frode fiscale o di emissione di fatture false o simulate, il responsabile dell'azienda o del professionista potrebbe essere soggetto a sanzioni penali, che possono prevedere anche la reclusione.
  • Fattura elettronica, decadenza dal beneficio del regime IVA agevolato: in caso di mancata emissione della fattura elettronica nel caso di operazioni effettuate con regimi fiscali agevolati, l'azienda o il professionista potrebbe incorrere nella decadenza dal beneficio del regime stesso.
  • Fattura elettronica, esclusione dalle detrazioni IVA: nel caso di mancata emissione della fattura elettronica o di emissione di fatture con dati incompleti o errati, l'acquirente potrebbe perdere il diritto alle detrazioni IVA relative all'operazione.
  • Fattura elettronica, responsabilità solidale: in caso di emissione di fatture false o simulate, l'azienda o il professionista potrebbe essere chiamato a rispondere in via solidale con i soggetti coinvolti nell'operazione.

È importante che le aziende e i professionisti siano attenti alla corretta emissione della fattura elettronica. Ciò serve per evitare sanzioni amministrative e penali e garantire il rispetto delle norme fiscali.


 

Sanzioni tardivo invio fattura elettronica o errori formali 

 

La tardiva comunicazione della fattura elettronica allo SdI (Sistema di Interscambio) o la sua comunicazione con errori formali può comportare l'applicazione di sanzioni amministrative.

Il Decreto Legislativo 18/2019 prevede sanzioni pecuniarie in caso di mancato invio o invio tardivo della fattura elettronica.

Le sanzioni vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 2.000 euro, in base alla gravità dell'infrazione.

Errori formali nella trasmissione delle fatture elettroniche attraverso lo SdI: sanzione amministrativa di 100 euro per ogni fattura trasmessa in modo errato o incompleto.

È importante sottolineare che, nel caso di errori formali, l'Amministrazione finanziaria concede il termine di 5 giorni lavorativi per la correzione della fattura, senza l'applicazione di sanzioni. Tuttavia, se l'errore non viene corretto entro il termine previsto, verrà applicata la sanzione prevista per l'infrazione commessa.

In ogni caso, è sempre consigliabile prestare la massima attenzione nella compilazione e nella trasmissione delle fatture elettroniche, in modo da evitare problemi e sanzioni amministrative.


 

Come evitare le sanzioni per ritardo invio delle fatture elettroniche e scontrini elettronici - condono

 

Il contribuente può correggere la propria posizione con le diverse forme di definizione previste dalla legge n. 197/2022 (Tregua fiscale).

Entro il 31 marzo 2023 è possibile pagare 200 euro per le violazioni commesse che non hanno influito sul corretto calcolo della tassa.

Oppure, è possibile pagare un diciottesimo delle sanzioni previste per la mancata o tardiva emissione della fattura o per l'omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri. Ciò nel caso in cui le violazioni abbiano invece avuto un impatto sulla dichiarazione annuale.

Può correggere la sua posizione tramite il ravvedimento operoso. Questo si trova nell'articolo 13 del Dlgs n. 472/1997. Avrà diritto ad una riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso dalla commissione della violazione.

L'Agenzia delle Entrate ha precisato che questo comportamento può essere attuato, indipendentemente dal fatto che la violazione sia stata già constatata o che siano iniziati controlli amministrativi.

Inoltre, non è necessario aver ricevuto un avviso di liquidazione, sanzioni o altri accertamenti, o avere ricevuto comunicazioni di irregolarità. Ciò è in linea con l'articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973 e 54-bis del Dpr n. 633/1972 e l'articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973.

Hai ricevuto una segnalazione dall'Agenzia delle Entrate per fatture ed scontrini elettronici inviati in ritardo? Non preoccuparti.

Puoi risolvere da solo la situazione.

In particolare, l'Agenzia mette a disposizione dei contribuenti le informazioni sulle fatture elettroniche e i corrispettivi telematici inviati oltre i termini previsti dalla legge. Puoi accedere all'area riservata del portale dell'Agenzia delle entrate per consultare i dettagli degli invii tardivi e fornire eventuali elementi che possano giustificare l'anomalia.

Se ritieni che la segnalazione sia corretta, puoi correggere la tua posizione entro il 31 marzo 2023 versando 200 euro o una sanzione ridotta grazie al ravvedimento operoso. Non preoccuparti se l'Agenzia ha già avviato un controllo, puoi comunque adottare il ravvedimento operoso. Quindi, se hai ricevuto una segnalazione, non perdere tempo e agisci subito per risolvere la situazione.

L'Agenzia delle Entrate offre una procedura ai contribuenti titolari di partita IVA e alla Guardia di Finanza.

Questa permette di correggere eventuali ritardi nella trasmissione delle fatture elettroniche e dei corrispettivi giornalieri telematici (scontrini elettronici).

È possibile farlo con l'utilizzo di una Tregua Fiscale prevista dalla legge.

L'Agenzia delle Entrate invia una comunicazione ai contribuenti interessati segnalando l'anomalia e fornendo informazioni dettagliate riguardo alle fatture e ai corrispettivi (scontrini elettronici) trasmessi in ritardo.

Il contribuente ha la possibilità di correggere la propria posizione. Può farlo versando una somma di denaro entro il 31 marzo 2023. Oppure, può utilizzare il ravvedimento operoso. Questo prevede una riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso dalla commissione della violazione.

Questo sistema ha lo scopo di incentivare l'adempimento spontaneo dei contribuenti, fornendo loro la possibilità di correggere la propria posizione senza dover affrontare sanzioni troppo gravose. È importante ricordare che questa opportunità è limitata nel tempo. Se non viene corretta entro il termine previsto, l'Agenzia delle Entrate può intraprendere attività di controllo. Inoltre, può sanzionare il contribuente in base alla normativa vigente. 


 

Proroga condono fiscale 2023 (tregua fiscale) invio tardivo fatture elettroniche e scontrini (documenti commerciali)

 

Vista la data di pubblicazione del provvedimento dell'Agenzia delle entrate 6 marzo 2023 ed il termine di scadenza per sanare l'irregolarità di invio tardivo delle fatture elettroniche e degli scontrini (31 marzo 2023) è molto probabile che venga decisa una proroga. Inoltre, l'elevata diffusione della fattura elettronica e degli scontrini elettronici e data l'elevata mole di lavoro delle imprese che in molti casi ha causato un invio tardivo delle fatture elettroniche è un elemento importante che può fare pensare ad una proroga

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